Android custom recovery

1. Cos’è una custom recovery

Una custom recovery è una versione per l’appunto personalizzata che nasce dai sorgenti della recovery stock di Android. Molti sviluppatori, come il team TWRP e Clockwordmod, hanno così esteso le funzionalità disponibili permettendo all’utente di avere possibilità negate dalla recovery originale. Prima di illustrare cosa si può fare con delle recovery custom, analizziamo perché vi è stata la necessità di introdurle.

2. Perché nascono le custom recovery

Le custom recovery nascono per permettere all’utente una moltitudine di operazioni negate dalle recovery standard. Sopratutto per quanto riguarda i pacchetti unsigned. I pacchetti unsigned sono tutti quei software non firmati. Ovvero tutti quei pacchetti che non godono della firma ufficiale delle varie case madri. Quindi va da sé che, tramite queste recovery personalizzate, è resa possibile l’installazione di vari software/plugin direttamente nelle partizioni di sistema (/system) normalmente inaccessibili (se non con root). Vi è inoltre la possibilità di installare i custom OS. (Vi ricordate di LineageOS? [https://www.0x90.it/cyanogenmod-rinasce-in-lineage-os-ce-ne-ancora-bisogno-la-risposta-e-xposed/]).

3. Panoramica e funzioni custom recovery (screnshoot UI)

Una delle prime recovery del panorama modding di Android è la Clockworkmod recovery.

Clockworkmod recovery - Android custom recovery

Dallo screenshot di confronto si può notare come l’interfaccia sia praticamente identica alla recovery stock. Ma vi sono più opzioni disponibili. Analizziamole una per una.

  • install zip from sdcard
    A differenza della recovery stock, questa opzione permette l’installazione di pacchetti signed ed unsigned. Funzione non disponibile tramite “apply update from external storage” (per pacchetti unsigned) della versione stock.
  • backup and restore
    Questa funzione si commenta da sola. Dà la possibilità di fare un backup completo del vostro device e di ripristinarla in caso di problemi.
  • mounts and storage
    Questa voce permette all’utente di scegliere quali partizioni montare e di attivare lo storage USB per eseguire modifiche on-the-fly.
  • advanced
    Advanced, invece, vi darà la possibilità di accedere ad un sottomenù avanzato e di debugging composto da ben sette voci.
    1 Reboot recovery
    Riavvia il device direttamente in recovery.
    2 Wipe Dalvik Cache
    Pulisce la partizione della Dalvik Cache.
    3 Wipe misc
    Come sopra, per la partizione misc.
    4 Wipe Battery Stats
    Rimuove il binario che conserva le statistiche per la batteria (deprecato nelle versioni >4.4.x di Android).
    5 Key test
    Dà la possibilità di testare i vari pulsanti fisici del vostro dispositivo.
    6 Partition SD Card
    Permette il ripartizionamento della vostra scheda SD.
    7 Fix Permission
    Controlla i vari file di sistema ripristinandone i permessi.

Successivamente vi sono stati diversi lavori di implementazione per nuove funzioni, come un’interfaccia totalmente touch.

Philz touch - Android custom recovery

Ma il vero game-changer, è stato lo sviluppo della recovery TWRP. Inizialmente pensata e sviluppata per i telefoni di casa Samsung in coppia con il custom OS OmniRom, questa recovery si è imposta come predominante nella scena modding di Android.

TWRP - Android custom recovery

Dallo screenshot si può notare come vi sia un’interfaccia totalmente migliorata e molto più user-friendly, nonché nette migliorie per le funzionalità, raggiungendo livelli di efficienza elevatissimi. Oltre che le funzioni standard già viste con la CWMR, il team TWRP implementa anche un terminale, un File Manager e un sottomenù “Settings” che permette all’utente di scegliere i colori dell’interfaccia, modificare l’orario e così via.

4. Warning per triggering sistemi anti customization (es. Samsung Knox)

Col tempo, i vari OEM hanno cominciato a storcere il naso verso la vasta community di sviluppatori Android. Il caso più clamoroso è quello di Samsung Knox (https://www.samsungknox.com/en) [N.d.R. La modifica del contatore Knox può invalidare la garanzia del vostro dispositivo, si veda questo articolo di androidgalaxys.net]. Un sistema affidabile per verificare che il loro device non sia stato “violato”. Esso viene triggerato ad operazioni di flash delle varie partizioni considerate “intoccabili” dal sistema.

Esistono due “contatori”:
– Knox Kernel Lock
– Knox Warranty Void

Ad oggi, non vi è alcun modo per resettare il counter Knox dopo averlo innescato. E l’installazione di una custom recovery è un fattore d’innesco.

5. Esempi di software installabili via zip e benefici

Zona calda. Cosa possiamo installare? Qualunque cosa. Sembra generico, ma non lo è.

Con la nascita e lo sviluppo delle custom recovery si è aperto un mondo di possibilità che tantissimi developer nel mondo hanno abbracciato senza indugio. Installare versioni custom dell’OS di Google, rimane una delle alternative più allettanti. In base al vostro device, potrete installare una delle varie ROM disponibili, come OmniRom, Paranoid Android, LineageOS. Versioni dell’OS che aggiungono funzionalità utilissime e possibilità di personalizzazione estrema oltre ogni limite dell’immaginabile. Ma potrete anche installare dei “plugin”. Per gli audiofili è disponibile Viper4Android, che migliora incredibilmente l’output audio del vostro dispositivo. E poi… c’è Xposed, ve ne ricordate, no? [https://www.0x90.it/cyanogenmod-rinasce-in-lineage-os-ce-ne-ancora-bisogno-la-risposta-e-xposed/] Dopo aver selezionato il .zip idoneo in base all’architettura del vostro device (e dalla vostra versione Android) da http://dl-xda.xposed.info/framework/ potrete installarlo con la funzione “Install” della vostra recovery e godere dei molteplici benefici che è in grado di offrirvi.

Cosa aspettate? Controllate la disponibilità di una custom recovery per il vostro dispositivo e rendetelo unico.

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